INFO
madrigali magri was: gmb + vale + nico
recorded an mixed at Cascina Valdapozzo, Quargnento (AL) by Giuseppe (Pippo) Barresi durin Mar. 2000 music: MADRIGALI MAGRI. words: G. Succi
Giambeppe Succi: chitarra e voce; basso su 4.
Valerio Rossi: batteria; chitarra su 2, 3 e 11.
Nicoletta Parodi: basso e silenzi; chitarra su 2.
Francesco Cortese: batteria su 2.
editing: Max Tatti e M.M.
grafica e copertina: Mirko Spino e M.M.
fotografie: Gmb
GRAZIE: Francesco Cortese, Pippo Barresi, Mirko Spino, Alessandro Raina, Luca Ribuoli, Federica Gatti, Federico Laura, Giuseppe Ricagni, Valentina Parodi, Flora, Gianrico Bezzato. I ragazzi di Valdapozzo:
Nacche, Pasquale, Beppe (anche per la creatura sulla foto in copertina), Bruno, Giancarlo. Tutte le persone che acquistando Lische hanno reso possibile Negarville. Dedicato a Paolo.
lyrics on this album: (E) english translations thanks to Gianrico Bezzato
02 negarville
The rosary of noted things spread out as always to your senses
Into the flow of ghosts you speed up
When goin' on through dreams just houses and roads roads and houses they're not but days
You don't remember after all
Rainwater on the river stones of your eyes
And voices like air played by the alive
Break up the sense of conversations and you'll know You're nearing
Negarville
Life's for you a craving for love and things
That moves you and moved you like a beetle
Far and wide the ball of substance through the dark space
Pushed towards a point no way back catastrophe parking lot hotel room
The most hidden spot in the world becomes the only certain place
And you can call it
Negarville
You cross coaches through clouds of diesel oil in the twilight
Still cramming your jalopy with stuff
Storing uranium slag you can't destroy
It get you shiny silent and broken up
Foundation and ceiling won't resist
While
At sunrise at the orizon the cargo boat doesn't fade away
Brings back the load of pitch to the custom's post of your bein' here
And the load of rope to the law-court of your way doin'
Stop with craps now I must go to
Negarville
Like in a game of chess geometry cheat us
A catfish in a puddle a flea under a cork
And the key to all doors lost somewhere among you feet ribs and skull
Or buried in a point where you put a sign on
You don't remember now but hope
You find it again in
Negarville
Spot to port market to menagerie
You barter your luggage for the last whore
Draggin' too load
Your grudging junks the serum you bang it all away now
'Cause however you get you better get light
Where open desert is
Where soul is cactus
As far as the bound
Where you read
Negarville
There's no guide and on the map any stop is at random
The stations you passed by turn out to be a full circle
You join' the dots
You contemplate the passion
And if you wonder the sense you'd give it
Too many plots it has
You give up thinkin'
And when you're in
Negarville
It's a normal day
...
04 non hai mai pace: you find never peace.
07 uomo ombra [Shadow man ] The immaterial being that rules relations when I go away Moved my steps lips gestures and the automaton smiled and joked While I was workin' elsewhere Wide open upon the emptiness you gave me Cold still a gesture a leave I saw the shadow man with a light behind I spoke a salvo and maybe smiled in a two by two room Two dimensional I went out discontented but bitterly obliged For the nothin' you gave me Tomorrow I'll stumble over an anonymous Wednesday In the puzzled luggage at the foot of the bed Among mites memories and in the eyes a red web Are you the winner our game of riddles? Foolin' yourself? Cold still a gesture a leave A shadow man in front and the light behind In a two by two room Outsider Unresolved.
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(I)
02 negarville
il rosario delle cose note si dipana come sempre ai tuoi sensi
nel flusso di immagini incerte che acceleri quando vai di un andare mentale
non sono solo case e strade strade e case ma giorni
che in fondo non ricordi acqua piovana sulle pietre fluviali degli occhi
e voci come aria suonata dai vivi sconnettono il senso dei discorsi
e senti di avvicinarti a
Negarville
chiami vita una fame di amore e di cose che ti muove e ti ha mosso da insetto
in lungo e in largo sulla palla di materia nel buio dello spazio
spinto verso un punto di non ritorno catastrofe parcheggio camera d'albergo
il più anonimo angolo del mondo diventano l'unico punto certo
e quello puoi chiamarlo
Negarville
incroci autobus di linea tra nuvole di nafta nel chiaro della sera
sul tuo rottame di lamiera stai stipando ancora roba
stoccando scorie di un uranio che non potrai disfare
che ti fa brillare florido e ti disgrega zitto
fondamenta e soffitto non resisteranno ancora
mentre all'alba all'orizzonte il mercantile non svapora
riporta il carico di pece alla dogana del tuo stare
e il carico di corda al tribunale del tuo fare
ma adesso basta cazzate devo essere a
Negarville
ci fotte la geometria come uno scacco
un pesce gatto in una pozza una pulce sotto un tappo
e la chiave che apre tutto è persa da qualche parte tra
i tuoi piedi le costole e il cranio
o sotterrata in un punto dove avevi messo un segno
che adesso non ricordi ma speri di
rivederlo a
Negarville
di posto in porto di mercato in serraglio
baratti il tuo bagaglio con l'ultima puttana
trascinando troppo peso la cianfrusaglia del tuo astio il siero
adesso sbatti tutto via
perché comunque arrivi è meglio essere leggero
dove c'è deserto aperto
dove l'anima è cactus
fino al punto netto
dove c'è scritto
Negarville
non c'è guida e sulla mappa ogni tappa è posta a caso
le stazioni che hai toccato fanno una figura chiusa
unisci i punti riempi
contempli la passione
e se ti domandi il senso che le vorresti dare
ha troppe trame
che non sai più pensare
e quando sei a
Negarville
è un giorno normale.
...
04 non hai mai pace
non hai mai pace
05 un posto per un altro
treni caldi e stanchi sussultano in corsa agli aghi degli scambi in balia di nessun mare pigri tra clivi in un percorso locale in un torpore sonnesco tutto sa di tempo perso tutto sa di fa lo stesso la faccia di un fesso lo scompartimento un cesso tempo perso è anche adesso stai viaggiando lasciando soltanto un posto per un altro … mi dicono biglietto con aria di sospetto non mi stupisco è la mentalità del cazzo che incontro ogni giorno anzi ho voglia di sdraiarmi e di dimenticarmi di tutti quei bastardi col dito sempre sul grilletto perché tanto fa lo stesso tempo perso è anche adesso (entro obliquo ... pensando a occhi di larsen ... bucava le nuvole ... il suo nome era corto ... lungo era il suo sguardo ... la sua ombra era il suo manto)
06 giorno è notte (1)
il giorno è un incubo che tengo a bada / lasciando spifferi rientra in casa /
il fantasma del tedio che ti ha incantata / (continua)
07 uomo ombra
l'organismo immateriale che regge i rapporti quando io mi allontano mi ha mosso passi labbra gesti così l'automa ha sorriso e scherzato mentre stavo lavorando a un altro tavolo spalancato sul vuoto che mi hai dato freddo immobile un gesto un congedo ho visto l'uomo ombra con luce da dietro in una stanza di due metri per due ho parlato a salve e forse sorriso bidimensionale sono uscito inappagato eppure amaramente grato per il nulla che mi hai dato domani inciampo in un mercoledì anonimo nel bagaglio perplesso che ho ai piedi del letto tra acari lampi ricordi e negli occhi una rete indistricabile di capillari rotti
sei quello che ha vinto il nostro duello di enigmi? illuso di capirsi?
freddo immobile ungesto un congedo
davanti un uomo ombra con la luce da dietro
in una stanza di due metri per due
estraneo
irrisolto
09 porte dell'inverno
la valle è scomparsa sotto un lago d'orzata compatta da qui ad Alessandria la grigia
in un liquefarsi di giorni notturni umori e condense ammuffiscono i vetri
esci di casa e guida nel nulla sei nella scena che chiamano vita
opaca e scandita dagli occhi dei camion che la frugano esausti
investendo si spera qualcuno qualcosa
noi che viviamo nel sonno profondo con una pallida specie d'orgoglio
in un liquefarsi di notti diurne
come chiunque da sempre dovunque
10 parti non mie
non fa male
sono parti non mie non è grave si sopravvive
occhi non miei
voci non mie
gesti non miei
mani non mie
giorni non miei
notti non mie
atti non miei
vittime mie
alcune brevi note superflue (I)
L'insetto che canta nei microfoni di Non hai mai pace appare per gentile concessione del Caso. Non ha firmato alcun contratto con noi.
In Uomo Ombra tutto quello che senti, a parte la voce e la stanza, è solo un magnete su una chitarra rotta… Un pezzo chitarra e voce scambiato da molti per elettronica.
Negarville (la canzone) ridotta ai minimi termini è la cronaca di un suicidio. Negarville , tutto il disco, è dell'umore di chi resta… In una certa ottica Negarville potrebbe essere il percorso di chiunque, se pensi alla vita come a una specie di suicidio a lunga scadenza… Negarville (la canzone) è immaginata come una specie di via crucis, laica e cruda, in sette stazioni… Contiene continui rimandi ad altro.
In coda al testo di Giorno è Notte c'è scritto "continua" perché sul disco si ascolta solo la prima parte del pezzo che durava in tutto quasi 10 minuti, ma non ci sembrava di dover aggiungere altra carne al fuoco. E' diventata una canzone a episodi: il seguito alla prossima puntata. Oppure dal vivo.
[Oppure su questo sito, tra i contenuti del Mini ndr]
Un nostro disco nel suo insieme va letto per immagini, come la sceneggiatura di un film. Pensiamo sempre ai pezzi come sequenze e movimenti e il loro montaggio non è mai casuale.
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interviews and reviews | (I) =in italian | (E) = in english
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(E) from AMG EXPERT REVIEW http://allmusic.com/
Madrigali Magri's Negarville begins with less minimal qualities than its predecessor, Lische, but the recording also builds a lot more from the beginning than Lische does.
Negarville seems to be a bit more experimental at first listen, but it's really that Madrigali Magri is exploring a new dynamic and a newer, fresher aesthetic than the band did on its debut, Lische.
Negarville and Lische are truly a nice pair and would surely provide a better continued listen if they were put side to side, as they are almost like a part one and part two, respectively. Madrigali Magri's Negarville is a unique recording that truly explores new sonic ground and successfully brings home the goods.
This recording is quite similar to Cave In's Jupiter or even early Tortoise recordings but, with its minimalist guitar and drumming, it comes off with its own unique sound. Truly though, the influence of American experimenters Sonic Youth and Fugazi is quite prominent in their music.
Madrigali Magri's Negarville is a fantastic recording, and you should look into adding this gem to your collection.
Matt Borghi
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